L'importanza di questa categoria di prodotti venne capita molto presto da Louis Vuitton. Per evitare di cercare i propri averi - soldi, carte, oro - nel fondo della borsa, l'uso di piccoli accessori di pelle diventò di moda. Nel 1920, insieme allo sviluppo delle borse, venne dato ampio spazio ai piccoli accessori di pelle che diventarono il regalo perfetto per le occasioni speciali, tanto che Louis Vuitton ne creò un catalogo apposito, chiamandolo " Du cadeau ou la Bonne Manière" letteralmente tradotto "Riguardo al regalo o alle buone maniere".
Grazie alla creazione di un nuovo modello di tessuto nel 1959 si ottenne un Monogram in canvas più morbido. E' sul catalogo del 1980 che appare la prima linea di Small Leather Goods in monogram canvas, alla quale seguirono tante altre collezioni ricchissime e con molte varianti in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, con un'evoluzione che seguiva anche le mode o le celebrità del momento.
Ad esempio il modello storico a forma di busta lanciato negli anni '70 e chiamato "Sarah", si era ispirato alla più famosa attrice che il mondo avesse mai conosciuto, Sarah Bernhardt, in omaggio al suo spirito avventuroso ed audace.
Il modello "Zippy" nacque per assecondare le necessità della donna moderna ed il suo bisogno di avere una scelta pratica che potesse offrire modalità di utilizzo sempre più versatili.
ll portafoglio è un accessorio importantissimo e rivela molto di noi. C'è chi lo preferisce essenziale e funzionale. E chi invece oltre alla funzione classica ricerca anche l'estetica e molto spazio.
Io appartengo a questa seconda categoria.
Confesso di avere nel tempo accumulato diversi tipi di portafoglio più spaziosi o più piccoli a seconda degli utilizzi: se sono in città, se sto facendo sport, se sono in viaggio di lavoro o di vacanza...E sono davvero velocissima nello spartirne il contenuto e passare da uno all'altro.
Un giorno di tanto tempo fa, rientrando in ufficio, stressata e di corsa dopo una minima pausa per la colazione, senza che me ne accorgessi, mi scivolò sul marciapiede il mio meraviglioso grande portafoglio Louis Vuitton modello "International", splendido esempio di eleganza e funzionalità.
Mi disperai. L' aver perso in un colpo il meraviglioso portafoglio e tutti i miei documenti personali e di identità, oltre ad essere una seccatura mi diede sensazioni molto sgradevoli.
Il portafoglio per me è sempre stato una specie di mini-borsina con tante tasche e spazietti ove erano annidati ricordi, carte, appunti, piccoli scarabocchi, biglietti.. che ormai erano persi per sempre. Fu come se una parte intima di me fosse stata violata.
Lo ritrovarono e incredibilmente me lo restituirono giorni dopo, ovviamente vuoto e anche bagnato zuppo perché aveva preso un acquazzone ed era stato investito da un’auto, incurante di lui e del suo valore.
Ancora utilizzabile perché di struttura forte e resistente come tutti i prodotti Louis Vuitton, se fossi scesa ad importanti compromessi, accettandone il suo essere sciupato malamente non perché invecchiato naturalmente e soprattutto senza quell’odore originale degli interni della pelle. Non ce la potevo fare.
Non riusciva più a trasmettermi quel senso di conforto e di fiducia che ci sanno regalare gli oggetti ove riponiamo i nostri valori.
Decisi di non usarlo mai più, ma non ne comprai un altro uguale, quello era la memoria di un regalo affettuoso. Lo riposi con cura perciò dove tuttora lo custodisco: in una scatola nera, per caso e senza volere gli diedi un requiem degno di un oggetto amato ma ormai a fine corsa per un incidente di percorso.
Guardando recentemente tra le varie alternative di portafoglio offerte dalla Maison, non riesco a dimenticare questo modello della foto, che forse a distanza di tanto tempo potrebbe egregiamente sanare la perdita di allora, regalandomi insieme l'allure e la praticità alla quale noi donne aspiriamo sempre nelle nostre scelte.
Non è un caso se i portafogli sono stati quasi tutti chiamati con il nome delle donne della famiglia Vuitton...
