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Immagine del redattoreFrancesca Chelli

I Portafortuna di Christian Dior, quando la tradizione diventa contemporanea


Tra i moltissimi disegni di moda di René Gruau, questo è quello che preferisco.

Era stato commissionato all'artista da Christian Dior nel 1949.

Christian Dior e René Gruau insieme, furono gli artefici di una nuova figura femminile, che divenne il simbolo della donna raffinata e che rappresentò il New look del dopoguerra. Una silhouette sinuosa, sottolineata dalla vita stretta e elegantemente vestita con pregiati tessuti e preziosi accessori, guanti, cappelli, foulards e adornata da gioielli.

Questa era la donna alla quale pensava Dior quando creava le sue collezioni e questa era la donna disegnata da Gruau e pubblicata dalle principali riviste di moda dell'epoca.

Nel libro "Christian Dior & Moi", lo stilista insegna alle donne a vestirsi con sfarzo, con abiti lunghi, dalla vita stretta e dalla perfetta architettura, impiegando decine di metri di stoffe pregiate, dai colori raffinatissimi, scelti con meticolosa attenzione dallo stesso Dior e dal suo imponente staff di collaboratrici, sarte, cucitrici, ricamatrici, tagliatrici, direttrici del trucco e della gioielleria, parrucchiere, manager ante litteram di quella che sarebbe diventata la Maison di oggi.

Christian Dior era un uomo molto superstizioso e questa sua caratteristica non ha fatto che aumentare con gli anni che passavano. Uno degli elementi affascinanti della sua vita è sempre stata l'attenzione ai segni che hanno marcato momenti importanti e con essi i piccoli amuleti ed oggetti che li hanno accompagnati.

Sin dall’inizio almeno una delle sue creazioni in ogni sfilata doveva avere il nome Granville, e almeno una modella doveva portare con sé un mazzo di gigli.

Inoltre Monsieur Dior teneva sempre un quadrifoglio nel taschino. Era tra i suoi amuleti preferiti, simbolo di fortuna, dal quale era inseparabile. Anche la rosa era per Dior un simbolo importante e ancora oggi considerato un emblema della Maison. Era un tenero ricordo del suo giardino d'infanzia a Granville. La rosa rievoca l'amore che Christian Dior provava per la madre, che gli aveva trasmesso la passione per i fiori e l'eleganza femminile.

Ed ecco i Lucky Dior, gli anelli lanciati questa stagione dalla Maison Dior in un romanticissimo ricordo di tutti i simboli amati da Monsieur e rappresentati in modo davvero contemporaneo.

Sono sette questi portafortuna, in diverse combinazioni di forme, pietre e simboli - uno per ogni giorno della settimana. I diversi simboli riflettono ciascuno la Maison Dior, l'ape, il giglio, il quadrifoglio, la rosa, la stella, l'ovale e le iniziali CD rappresentano l'immaginario del mondo di Monsieur Dior.

E viene subito voglia di collezionarli tutti.

Due anelli mi sono piaciuti in particolare: il quadrifoglio, classico simbolo di fortuna, rappresentato su un anello in amazzonite dal colore azzurro/verde, pietra che ha anche la proprietà di ispirare fiducia. E poi l'anello con il sigillo, la rosa, simbolo che dona saggezza, finemente disegnata su un lapislazzuli color blu navy.

Ma non finisce qui. Anche nelle borse di questa stagione la simbologia della Maison Dior rivive ed è alla portata di shopping.

My Lady Dior è la borsa iconica della Maison lanciata adesso in una nuovissima misura ed in tanti colori, con in più la sorpresa di poter personalizzare la tracolla con i Lucky badges Dior, tante piccole spillette che, riprendendo i simboli della Maison, possono svelare i lati della personalità di chi li ha scelti e mandare anche un messaggio personale.

Sembra di tornare bambine e avere voglia di giocare con tutti questi piccoli accessori da collezione. Porta fortuna, colorati, gratificanti, divertenti e gioiosi, strappano un sorriso anche ai più seri e fanno davvero venire voglia di possederli tutti.

L’introduzione di questi nuovi prodotti permette anche di fare qualche considerazione interessante sulla strategia di marketing della Maison.

Dior ha un posizionamento di lusso estremo, che si è costruito con la sua storia affascinante e le sue creazioni eccezionali.

Con queste recenti attività, pur non compromettendo sul suo posizionamento e continuando a mantenere una forte coerenza con la sua eredità di marca - unicità, simbologia e legame con Monsieur Dior - aggiunge una dimensione ludica e la possibilità di avvicinarsi al marchio con maggiore frequenza.

Infatti come si fa a non acquistare più di un anello o più dei tre charms dati in dotazione per la tracolla della borsa?

Questa è proprio la dimensione ludica del collezionamento, perché sono certa che non saranno poche le signore che vorranno “completare la collezione” sia di anelli che di charms, presentati però in serie limitata, elemento questo che contribuisce quindi a mantenere un senso di unicità e di rarità.

Questa strategia ha certamente anche l'obiettivo di strizzare l’occhio ad una cliente più giovane, se non per l’età almeno nello spirito.

L’eleganza non è peccato, anzi.

Potrebbe essere questa la lezione lasciata da monsieur Christian Dior: mai sottovalutare l’appagante sicurezza che si prova indossando un abito cucito con cura artigianale attenta ad ogni dettaglio, adornato da accessori originali e accompagnato da una borsa perfettamente costruita e perché no, anche personalizzata.

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