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Immagine del redattoreFrancesca Chelli

Se le valigie potessero parlare...


La capacità di far stare l'impossibile in una valigia è un'abilità che coltivo sin da ragazzina. Ho sempre viaggiato tanto con la mia famiglia e crescendo ho mantenuto questa abitudine, per lavoro o per piacere, senza volere mai fare compromessi sulla qualità e la quantità dei capi.

Non mi piace indossare due volte lo stesso abito e quindi so organizzarmi per costruire combinazioni versatili ed essere sempre diversa.

Alla fine, come in ogni cosa della vita basta conoscere la propria natura e assecondarla, adattandola alle esigenze esterne.

Diceva Darwin: non sopravvive il più forte o il più intelligente, ma chi si adatta più velocemente al cambiamento.

Penso che questa regola valga anche per il mio trolley che si è adattato ad avere una dimensione più morbida di quella originaria...E questa è una questione di sopravvivenza!

Di cambiamenti ce ne sono stati tanti nelle regole del viaggiare, per l'introduzione di nuove regole di sicurezza e l'ingresso sul mercato di nuove modalità di viaggio - le linee aeree low cost, i treni veloci, il minor uso dell'auto per citarne alcune.

Le regole via via più severe mi hanno inquadrata in una routine che non mi impedisce tuttavia di essere sempre vestita secondo il mio stile.

Se le mie valige potessero parlare...ogni loro anfratto è utilizzato senza risparmi di spazio!

Aggiungo non ultimo che il fatto di viaggiare spesso sola, avendo soltanto due braccia, è ad esempio un altro elemento importante da tenere in considerazione nel preparare le borse da viaggio.

Ecco in breve le mie regole di preparazione delle valigie, applicate proprio in occasione del mio ultimo viaggio che comprendeva un programma molto ricco e vario, con occasioni davvero particolari e diversi spostamenti.

Prima di partire è per me sempre fondamentale avere il piano delle attività, pranzi, cene, gite, riunioni, occasioni formali e intrattenimento di piacere, come in questo recente viaggio ricco di pranzi e cene eleganti.

Fondamentale è poi sapere se camminerò tanto o starò in ambienti chiusi, con un'idea delle previsioni del tempo.

Tengo inoltre un margine di flessibilità su occasioni impreviste e su situazioni meteorologiche che possono cambiare - il che vuol dire avere sempre un cardigan e un pantalone di riserva.

Anche in questa recente occasione di viaggio che prevedeva viaggi in treno, spostamenti in elicottero, cene di gala e pranzi all'aperto, ho costruito la valigia con una coerenza di colori tra tutti gli accessori - mai portare un accessorio con un colore troppo deciso che rischia di non potersi abbinare ad alcuni outfit. Meglio una borsa sportiva chiara facilmente utilizzabile con più completi diversi.

Metto in valigia due o tre borsine da sera intercambiabili che all'occorrenza possono essere utilizzate anche di giorno. Adesso è molto in trend, ma io l'ho sempre fatto. Questo vale anche per le calzature, per le quali ne prevedo certamente un paio più formale che si accompagna con i vari outfit e borse, un paio più da giorno, in genere un boot leggero comunque versatile con pantaloni e abiti, ed un paio a tacco basso che utilizzo anche per viaggiare.

Ho sempre due paia di jeans in gradazione diversa, uno più elegante nero anche da sera ed uno blu o grigio più da giorno. Almeno tre o quattro tra camicie, t-shirt e top in seta. Tre o quattro anche le sciarpe nei colori in tinta con i vari outfit.

Devo dire che una volta che si cambiano gli accessori anche il risultato finale sembra sempre diverso.

E poi utilizzo un comodo porta abiti leggero che posso agganciare al mio trolley piegandolo in due, al cui interno appendo un paio di abitini - sempre utili ad esempio per fare prima colazione o per un cocktail - un paio di pantaloni in seta eleganti ed una giacca per le occasioni più formali.

La valigia non è finita qui, per tutto quello che riguarda i miei segreti per la routine di bellezza da portarmi in valigia vi rimando al mio prossimo articolo!

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