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Immagine del redattoreFrancesca Chelli

Diario di un' Emozione


Sono veramente poche le giornate nelle quali ti senti al posto giusto nel momento giusto e hai la piena consapevolezza di ogni singolo istante, lo godi fino in fondo e fissi nella memoria ogni attimo.

Ecco in poche parole che cosa ha significato la giornata di ieri per me. Un anniversario importante, i 25 anni del nostro matrimonio, che sembravano volati in un soffio.

Ho provato un'emozione che fatico a descrivere, un insieme di gioia, gratitudine, commozione, nostalgie.

La mia voce si è incrinata nel recitare il rinnovo dei voti matrimoniali, e i miei occhi si sono inumiditi pensando a tutti quelli che erano lì per noi in un martedì qualunque e a chi venticinque anni fa c'era e ieri ci stava guardando dall'alto.

Mentre don Giulio faceva la sua sentita e bellissima omelia per noi due sposi, mi passavano davanti le immagini di tanti momenti che hanno caratterizzato la nostra vita insieme. Istanti intensi e quotidianità, momenti irripetibili e di routine, momenti difficili, gioie impagabili... quelle gioie e quei dolori sui quali si fa una promessa solenne al momento di unirsi in matrimonio, e che non sono risparmiati a nessuno.

Eppure sono affezionata a tutti questi momenti, belli e brutti, perché in realtà qualsiasi cosa succeda nella vita è alla fine un'opportunità, e di questo ne ho fatto il mio mantra.

Come venticinque anni fa sono arrivata la sera prima della cerimonia a Framura, il piccolo borgo in Liguria dove sin da bambina ho passato tante vacanze e per il quale nutro un affetto molto profondo perché mi riserva sempre quelle emozioni dei posti un po' impervi, arrotondati da dolcezze inattese.

Arrivare dalla città ancora carichi di agitazione per le mille cose, scendere di corsa a portare la mega torta dell'anniversario

all'Agave, l'enoteca con cucina arroccata sul porticciolo, dove in una serata placida sul mare mezzo illuminato dalla luna, ti accolgono con un antipasto di seppie, sedano e semi di canapa seguito da un'oratina fresca, pronti ad ospitarci per la nostra cena dell'anniversario il giorno dopo.

Cominciare ad entrare nel ritmo. Quello del sapersi godere l'attimo, l'attimo della vita che fugge, scivola.

Venticinque anni in un soffio.

La giornata successiva inizia con la calma dell'attesa, l'attesa cosciente che tutto quello che verrà sarà bello e intenso, soprattutto divertente.

I primi ad arrivare a casa sono i videomakers, che riusciranno a condensare in un film tutta l'emozione e l'autenticità dei vari personaggi e di tutti i diversi atti.

La sposa che si prepara, gli angoli della casa, le emozioni che spuntano sul viso dello sposo, confinato qui e là perché non deve vedere la sposa vestita, gli scorci del giardino, la luce strana e bellissima di questa giornata, la figlia piccola che mi aiuta, osserva e chissà cosa ne pensa , quella grande che chiama dall'autostrada in arrivo da Milano con l'amica del cuore.

Poi arriva la fotografa, ed è tutto un lavoro in team creativo, divertente, collaborativo. Anche il nonno si presta, accettando di buon grado tempi tecnici e preparativi un po' lunghi.

Alcuni amici che passano a salutare, i confetti, i libretti della messa insieme al make up in giro per casa, i bouquet...

E poi quello che sembrava un tempo interminabile - ma non ci fa sempre questo scherzo il tempo? - si sta accorciando, presto presto è l'ora, non vorrai mica arrivare tardi come il giorno del tuo matrimonio? Pioveva a dirotto, ero giustificata allora, oggi invece non piove, in barba a tutte le previsioni.

Via gli amici, via lo sposo, la sposa che fa gli ultimi ritocchi all'acconciatura, il mio papà impaziente... Eccoci, stiamo arrivando.

Che cos'è la vita se non un susseguirsi di piccoli momenti di felicità insignificanti? Come la colazione del mattino insieme quando si può. La vita non è fatta solo di grandi cose, ma di tante piccole cose che succedono, tante da non riuscire neanche a ricordarle, e tra di esse si nascondono briciole di felicità, che hanno un sapore del quale l’anima si nutre.

Un momento impagabile per me, quello della prima colazione insieme. Le mattine degli ultimi venticinque anni, volate.

La calma di questo mare stasera, il cielo squarciato da una luce così romantica che nessun filtro potrà mai eguagliare, un angolo legato ai miei ricordi di infanzia dove stasera la mia anima è appagata.

Si dice che cucinare sia l'atto di amore più grande verso un essere umano perché per cucinare ci vuole tempo - eccolo, è sempre lui, il tempo - e dedicare del tempo agli altri è il più bel regalo che si possa fare.

Ce ne hanno dedicato molto di tempo a noi qui all'Agave e tutte le portate di qualità sopraffina che ci hanno preparato rappresentano l'emblema del loro amore e della loro attenzione per gli ospiti, il simbolo della generosità del dare, l'orchestrazione dell'abbinare i sapori, i colori, gli odori.

I funghi porcini freschi appena raccolti e impanati al momento, i crostini caldi con il cavolo viola, i falafel con la mentuccia, la strepitosa focaccia alla genovese e la torta di verdure fatte in casa, il polpo arrostito con i pistacchi, i gamberoni con i ceci e la liquirizia, lo stoccafisso mantecato. E ancora gli strozzapreti con gli scampi, i corsetti con il pesto bianco e la maggiorana - l'erba che solo in pochissimi conoscono e sanno usare.

Una serata senza tempo. Un posto unico. Venticinque anni della nostra vita insieme.

Servizio Fotografico: Valentina Melzi, Twinkle Creative

Video Makers: Andrea Bottini e Lorenzo Luca, Weddingreel

Abito da Sposa: Atelier Emé, Milano

Bouquet: Coral Flower Shop Milano

Bouquet: Creazioni Floreali Gianluca

Cerchietto Capelli: Yuri Ahn

Cena: l'Agave, Enoteca con Cucina, Framura

Torta Nuziale: La Martesana, Milano

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